Dalla IIIF
03/12/2007
La morte si conosce solo per "sentito dire".
E’ stata improvvisa, ci ha lasciati increduli.
E’ come se fosse passato un ladro che silenziosamente si è preso qualcosa che non gli apparteneva.
Ora ci aggrappiamo ai ricordi per paura di dimenticare; di dimenticare la simpatia, l’impegno e l’aiuto che ci sono stati offerti e forse a volte da noi rifiutati.
Pian piano diventeranno sfocati ma, ciò che più conta, è che ne rimarranno altri; i più belli, indelebili.
Un grazie sincero
Con affetto i tuoi ciccibelli e bamboccioni.
i ragazzi del III f